Il Sequoia National Park era sicuramente uno dei parchi nazionali che più ci attirava.
Fin da ragazzini, le immagini di questi giganti verdi ci avevano catturati e affascinati, portandoci ad aggiungere questo luogo nella famosa lista dei posti che ognuno di noi, più o meno segretamente, intende visitare almeno una volta nella vita.
UN PARCO A MISURA DI BAMBINO
Finalmente siamo riusciti a spuntare questa voce dalle nostre liste: con tanta voglia di esplorare, ma anche con due bambini al seguito, dunque la nostra visita ha dovuto necessariamente tenere conto di questo fattore. Ma visitare il Sequoia National Park con uno o più bambini è decisamente fattibile e, anzi, potrà facilmente trasformarsi in una bellissima esperienza formativa per tutta la famiglia.
DOVE?
Il Sequoia National Park si trova in California, a circa 3 ore e mezza di strada da Los Angeles, nella Sierra Nevada del sud.
COSA?
Le sequoie sono meravigliosi alberi che crescono spontaneamente solo in ristrette aree della Sierra Nevada, in California. Raggiungono dimensioni immense, infatti possono anche superare i 100 metri di altezza. Si tratta di piante estremamente longeve: alcune hanno più di 3000 anni e molti studiosi sostengono che questi alberi non possano morire di vecchiaia! Sembra che le sequoie possano vivere così a lungo grazie alla loro grande capacità di adattamento: quando subiscono degli attacchi esterni (da parte di incendi, insetti o funghi, per esempio), la maggior parte di questi grandi alberi semplicemente guarisce e continua a crescere.
PREMESSA
Iniziamo col dire che il National Park Service, l’agenzia statunitense incaricata della gestione dei parchi nazionali, gestisce il Sequoia National Park e il Kings Canyon Park come se fossero un unico grande parco. Noi, però, ci siamo soffermati solo sul primo, il Sequoia National Park.
QUANDO?
In generale, il periodo migliore per visitare questo parco è quello che va da giugno a settembre. Durante questi mesi, infatti, il clima è generalmente mite e secco. Tuttavia il mese di agosto può essere piuttosto affollato: è questo, infatti, il mese in cui migliaia di turisti si riversano nel sequoia National Park e nel vicino Yosemite National Park.
Noi abbiamo scelto di concentrare la nostra visita nei primi giorni di ottobre e a questo parco abbiamo dedicato due giorni. Per ciò che ci interessava fare e vedere, questo è stato sicuramente un buon periodo: non abbiamo incontrato precipitazioni e le temperature, tra i 14 °C e i 16°C di giorno, ci hanno fatto dimenticare il caldo incontrato solo qualche settimana prima in Arizona e in Nevada.
L’altitudine elevata, tuttavia, fa sì che in questo luogo si verifichi un’importante escursione termica: in effetti, durante la notte, si arrivava tranquillamente ai 3°C, quindi è importante tenere in considerazione questo fattore, durante la pianificazione del proprio viaggio e arrivare sufficientemente equipaggiati.
PREZZO
Non abbiamo pagato l’ingresso al parco, in quanto questo era naturalmente incluso nel pass annuale “America the Beautiful” con il quale abbiamo visitato anche tutti gli altri Parchi Nazionali nel corso del nostro soggiorno negli USA (prezzo: 80$ acquistabile sul sito www.recreation.gov/pass o anche all’ingresso di qualunque sito ricreativo federale). In caso non si disponga di questo pass, l’ingresso costa 35$ a veicolo (poco più di 33€).
PIANO VISITA
GIORNO 1
- Abbiamo iniziato il nostro tour dal Foothills Visitor Center, che altro non è che un primo punto informazioni all’interno del parco. Qui è possibile trovare, inoltre, alcuni pannelli esplicativi sul luogo che si andrà a visitare… oltre a un nutrito negozio di souvenir, s’intende! In questo Visitor Center è possibile trovare una connessione Wi-Fi: potrebbe tornare utile, dal momento che non in tutto il parco si trova una copertura di rete, ottimale, anzi: in molte zone il segnale è completamente assente. Una ragione in più per pianificare in anticipo il vostro itinerario!
- La nostra seconda tappa è stata al Moro Rock trail, ad un’ora circa di strada dal Foothills Visitor Center. Si tratta di un breve trekking di 0.8 km che porta ad un punto panoramico sul Moro Rock: una maestosa formazione di granito che ricorda quelle che si possono osservare nel vicino parco di Yosemite. Davvero impressionante!
- Continuando lungo la strada principale, a soli 5 minuti di macchina, è possibile raggiungere il Tunnel Log: si tratta di un tunnel scavato nel tronco di una sequoia in seguito alla sua caduta per cause naturali nel 1937. Ovviamente noi non abbiamo potuto provare l’ebbrezza di guidare sotto questo antico gigante, in quanto la cavità scavata nel tronco di questa sequoia era davvero troppo piccola per il nostro Ducato! Macchine di piccole e medie dimensioni, però, possono passare tranquillamente e godere dell’esperienza! Chi è alla guida di veicoli più ingombranti potrà proseguire, dopo avere scattato un buon numero di foto, aggirando l’ostacolo grazie ad una strada secondaria.
- Altri 5 minuti di macchina lungo la strada principale ed eccoci al cuore della nostra visita: dopo aver visitato il Giant Forest Museum, interessante museo che illustra in maniera semplice ed interattiva storia, aneddoti e curiosità su questi magnifici alberi, da qui parte il Big Trees Trail, semplice, ma bellissimo trekking di 2.4 km che conduce attraverso meravigliosi esemplari di sequoie giganti. Il sentiero è quasi completamente pianeggiante: presenta anche una parte di pavimentazione asfaltata pensata per i disabili, ma perfetta anche per i bambini più piccoli.
- L’ultimo stop della prima giornata, 6 minuti di macchina più a nord, è lui, il protagonista indiscusso di questo parco: il General Shermann Tree. Si tratta dell’albero più grande del mondo in termini di volume e, in generale, l’organismo vivente più grande del mondo, sempre in termini di volume. Un breve trail di 0.8 km vi condurrà ai piedi di questo gigante alto 83 m, con un diametro alla base di ben 11 m! Nessuno conosce con esattezza l’età di questo albero, ma si stima che abbia almeno 2200 anni. Imperdibile la foto ricordo davanti al suo imponente tronco, anche se difficilmente le foto riusciranno a rendere giustizia alla sua mole.
Il nostro percorso del primo giorno si è concluso al Lodgepole Visitor Center, dove abbiamo trascorso la notte, in quanto il vicino camping era al completo. Apparentemente non è concesso pernottare nel Parco, se non all’interno dei camping… Tuttavia con noi c’erano altri camper e furgoncini e, nonostante le macchine dei ranger siano passate diverse volte nei dintorni, nessuno è venuto a chiederci di spostarci.
Noi avevamo intenzione di prendercela con calma e di restare anche il giorno seguente, per continuare a godere delle meraviglie di questo bellissimo parco nazionale. Se però si ha a disposizione soltanto un giorno, questo è il percorso che consigliamo.
GIORNO 2
Nel nostro secondo giorno all’interno del Parco, ci lentamente diretti nella parte nord del parco, verso il Grant Grove Village, a circa un’ora di strada dal lodgepole Visitor Center.
- La principale attrazione di questa zona è il General Grant Tree, considerato il fratello del General Shermann Tree, in quanto è secondo solo a lui in termini di grandezza. Il breve trekking che conduce a questa sequoia è facilmenta percorribile anche da parte dei bambini più piccoli che, anzi, si divertiranno a camminare dentro al Fallen Monarch, un’immensa sequoia caduta dopo essere stata scavata dal fuoco, dentro la quale è oggi possibile passeggiare, come dentro ad un tunnel!
- Se poi si ha ancora voglia di camminare, sempre nei pressi del General Grant Tree, si trova il North Grove Trail, un percorso ad anello di 2,4 km molto carino e di facile percorrenza.
- Infine, il nostro soggiorno all’interno del parco si è concluso all’entrata del Big Stump Park, dove abbiamo goduto di un’ultima passeggiata e abbiamo trascorso la seconda notte. Attraverso il Big Stump Loop Trail abbiamo potuto godere di una zona sicuramente meno frequentata e conosciuta del parco, nella quale è possibile passeggiare tra i ceppi di antiche sequoie dove, purtroppo, molti di questi bellissimi alberi furono abbattuti prima che questo luogo venisse preservato. Forse un trekking un po’ malinconico, soprattutto in confronto a quelli intrapresi in precedenza, ma vale comunque la visita. Il percorso è semplice, ma con un sensibile dislivello che potrebbe stancare i bambini più piccoli, soprattutto nella salita finale, per tornare al parcheggio.
Insomma un Parco meraviglioso, che ha stupito piacevolmente noi e i nostri bimbi, affascinati dalla grandezza di questi maestosi alberi e inebriati dal profumo della natura circostante. Un luogo adatto a tutti, grandi e piccini, facilmente accessibile e ricco di storia. Imperdibile!